Le condizioni in cui le vaccinazioni non possono essere eseguite sono estremamente rare.
Esistono delle controindicazioni temporanee, legate per lo più allo stato di salute contingente del bambino e per le quali si deve temporaneamente rimandare la vaccinazione. Vere controindicazioni alle vaccinazioni (cioè condizioni in presenza delle quali è previsto l'esonero temporaneo o definitivo dalle diverse vaccinazioni) sono:
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malattia febbrile acuta; |
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disturbi generali clinicamente importanti; |
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alterazioni del sistema immunitario, rappresentate dalle rare forme di immunodeficienze congenite, da immunodeficienze secondarie ad altre malattie (leucemie, linfomi, tumori, HIV),da immunodeficienze secondarie a trattamenti farmacologici (radiazioni, trattamenti cortisonici di lunga durata e a dosaggi elevati). In linea generale, in questo caso è da evitare la somministrazione dei vaccini preparati con virus vivi (come ad es. vaccino antimorbillo-parotite-rosolia e vaccino antivaricella). |
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allergia alle sostanze costituenti del vaccino in particolare ad eventuale tracce di antibiotici presenti nei vaccini (nel vaccini non è mai presente la penicillina, ma alcune volte la neomicina) oppure a conservanti, adiuvanti e stabilizzanti presenti nelle preparazioni (idrossido o fosfato di alluminio o derivati mercuriali come il thimerosal). Una eventuale grave reazione allergica dopo una dose di vaccino, implica di non proseguire con ulteriori somministrazioni. |
False controindicazioni
Al di fuori delle condizioni appena elencate non esistono altre vere controindicazioni alle vaccinazioni, anche se alcuni genitori e perfino qualche operatore sanitario talvolta ritengono, a torto, che non si debba vaccinare un bambino con qualche altro problema di salute che invece non ha nulla a che vedere con le vere controindicazioni. In particolare, sono da considerare false controindicazioni alla vaccinazione:
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le malattie minori, come ad esempio un raffreddore o una faringite; |
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terapia antibiotica in corso; |
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cure in corso con cortisonici a basso dosaggio o per applicazione locale (ad esempio pomate,aerosol) |
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convalescenza di una malattia; |
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prematurità o basso peso alla nascita (inizio delle vaccinazioni in base ad età cronologica,senza riduzione di dosi o di quantità per ogni dose); |
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malnutrizione/diarrea; |
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eczema, dermatosi o infezioni localizzate della pelle; |
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malattie neurologiche non evolutive; |
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sindrome di Down; |
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tubercolosi pregressa o positività al PPD; |
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esecuzione contemporanea di intradermoreazione alla tubercolina; |
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infezione da HIV (ad esclusione dell'antipolio tipo Sabin e del BCG); |
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modeste reazioni locali o generali dopo una vaccinazione; |
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reazioni locali o generali ad una precedente somministrazione di DTP (eritema, tumefazione nel punto di inoculo,T< 39,5°C); |
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anamnesi positiva per allergia alla penicillina; |
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anamnesi familiare per allergie aspecifiche; |
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familiarità per episodi convulsivi nei candidati alla vaccinazione antimorbillo e antipertosse; |
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anamnesi familiare positiva per reazioni collaterali gravi dopo somministrazione di DTP intero; |
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anamnesi positiva per casi di morte infantile improvvisa di bambini in età vaccinale; |
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recente esposizione a contagio della malattia per la quale si deve vaccinare; |
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stato di gravidanza della madre o di altra donna facente parte della famiglia; |
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allattamento al seno; |
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contatto con familiare con immunodeficienze (escluso OPV); |
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figlio di madre HCV positiva. |
Alcune delle precedenti condizioni che non solo non costituiscono una controindicazione alla vaccinazione, ma, anzi, rappresentano un motivo in più per vaccinare. Per le persone con alcuni problemi, infatti, vi è un maggior rischio che le comuni malattie infettive abbiano un andamento grave e diano complicazioni serie.
Anamnesi Prevaccinale
L'anamnesi prevaccinale rappresenta il più importante presupposto per evidenziare reali controindicazioni alla vaccinazione e deve essere rivolta ad evidenziare:
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infezioni prolungate e recidivanti (anche da patogeni di bassa virulenza) nel bambino e nei familiari, anche non conviventi, con sospetta o accertata immunodeficienza primitiva o secondaria; |
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malattie neurologiche evolutive; |
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reazioni, ipersensibilità accertata ad antibiotici (neomicina, kanamicina), a lievito; |
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reazioni gravi (collasso, shock, encefalopatia, convulsioni non febbrili) in rapporto temporale e causale con precedenti vaccinazioni; |
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impiego di farmaci, emotrasfusioni o emoderivati che possano interferire con la risposta ai vaccini. |
Presenza di familiare o altro convivente affetto da leucemia, tumore, infezione HIV/AIDS infezioni gravi e frequenti che assume farmaci antitumorali o cortisonici in modo quantitativo |
□no □si |
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Ha buon accrescimento? |
□no □si |
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Ha ricevuto di recente emotrasfusioni o immunoglobuline? |
□no □si |
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Ha avuto convulsioni |
□no □si |
con febbre......□. senza febbre......□ |
Ricoveri ospedalieri per imunodeficit o affezioni neurologiche |
□no □si |
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Assunzione con continuità di farmaci |
□no □si |
cortisonici....................□ antinfiammatori......□ antiepilettici..........□ |
Allergia (anafilassi) |
□no □si |
uova...........□ lievito ........□ antibiotici......□ |
Reazioni dopo precedenti vaccinazioni |
□no □si |
locali..........□ generali lievi...□
generali gravi: febbre >40°C.............□ pianto stridulo > 3 ore .□ convulsioni..............□ ipotonia.................. .□ collasso.................□
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