I raffreddori o infezioni delle vie aeree superiori sono il tradizionale appannaggio ("la tassa da pagare") del bambino che entra in comunità (asilo-nido, scuola materna) o del fratello minore di un bambino che le frequenta. Di solito, il secondogenito inizia la trafila anticipatamente rispetto al primogenito; chi va all'asilo nido si ammala più spesso e più gravemente di chi non va all'asilo-nido e va, più tardi alla scuola materna. E' raro il bambino che continua ad ammalarsi anche alla scuola dell'obbligo, dopo i 6 anni; è ancora più raro il bambino che si ammala senza frequentare le comunità e senza avere un convivente che le frequenta.
I raffreddori o infezioni delle vie aeree superiori sono caratterizzati da naso chiuso e colante, a volte associato a mal di gola e febbre, qualche volta a tosse, raucedine, occhi rossi e ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo. Sono causati da virus che interessano il naso e la gola: si diffondono da una persona all'altra per mezzo di starnuti, colpi di tosse o con le mani sporche di muco, per contatto con soggetti ammalati o attraverso oggetti contaminati. I virus dei raffreddori possono sopravvivere sui giochi, telefoni, maniglie, asciugamani, tavoli o su altri oggetti per tre ore. Dagli oggetti il virus è trasmesso al naso attraverso le mani. Una volta raggiunto il naso, i virus cominciano a moltiplicarsi e a diffondersi verso il basso nella gola, nella trachea e nei bronchi, causando mal di gola e tosse. Poiché ci sono più di 200 virus che causano infezione delle vie aeree, molti bambini sani possono avere più episodi di raffreddore (anche 2-3 al mese nel periodo che va da novembre a marzo) in un anno.
La durata di queste affezioni è in genere limitata, con febbre che sparisce in 2-3 giorni, infiammazione di gola e naso che dura una settimana, tosse che può persistere anche per 2 settimane. La cura di queste malattie non esiste ancora. Infatti gli antibiotici sono inefficaci contro i virus e, se usati comunque, possono favorire le complicazioni da microbi.
È importante la pulizia del naso e l'eliminazione del muco. Tenere il naso libero è la prima cosa da fare, specie se il bambino è piccolo: pensate che un lattante non è in grado di respirare con la bocca e quindi per succhiare ha bisogno di respirare almeno in parte dal naso! Dovete perciò pulire il naso per permettergli di respirare mentre succhia. Anche prima di dormire la pulizia del naso diventa importante per riuscire a prendere sonno. Quando la secrezione è abbondante e chiara, l'unica regola è quella di favorirla: se il bambino è piccolo, dovete aiutarlo pulendogli il naso periodicamente o rimuovendo le secrezioni con l'uso di un aspiratore tipo Narinhel; se il bambino è grande, invitatelo a soffiarsi il naso da solo, più volte al giorno.
Per lavare il naso si usa la soluzione fisiologica o isotonica. La soluzione fisiologica non è altro che acqua e sale: si può preparare, facendo sciogliere in mezzo litro di acqua bollita 2 cucchiaini da caffè di sale fino da cucina (4,5 grammi circa). Di soluzione fisiologica esistono in commercio preparazioni già pronte tipo Phisiomer o Libenar
Meglio della soluzione fisiologica è,però,la soluzione ipertonica che è indicata a partire dai 6 mesi. In commercio esistono delle confezioni sterili già pronte all’uso (Sinomarin,Iperclean...).
Per i bambini più piccoli (sotto i 6-12 mesi):
Instillate più spruzzi di soluzione fisiologica in ogni narice (Physiomer o Libenar). Dopo pochi minuti, usate una pompetta aspiratrice tipo Narinhel o un tampone di cotone per asportare il muco sciolto. Attenzione però a non causare un sanguinamento dal naso: evitate pertanto di spingere la punta della pompetta troppo in profondità e verso la parte interna della narice .
Per i bambini più grandi (dopo i 12 mesi) :è possibile un intervento terapeutico più articolato:
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Umidificare l’ambiente un umidificatore |
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Per lavare il naso si usa la soluzione ipertonica almeno 4-5 volte die (Sinomarin o Iperclean) associata (soprattutto per la notte) |
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Dopo il lavaggio è utile aspirare con Narinhel |
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Se il bambino non si alimenta oppure non dorme si può,prima dei pasti e prima di dormire, instillare nel naso del bambino 1-2 gocce per narice di ARGOTONE 0-12. Le gocce di Argotone non vanno comunque usate per più di 4-5 giorni. |
A qualunque età si ottengono buoni risultati nella cura del raffreddore con alcuni prodotti omeopatici. In particolare consiglio il RIMIKIND globuli (per almeno 7-10 giorni) e lo spray nasale LUFFA (3 puff al di anche a lungo)
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Nei bambini oltre 6 - 8 mesi è,inoltre, possibile usare per i lavaggi nasali un apposito congegno chiamato RINOWASH da applicare a qualunque apparecchio per aerosol purché pneumatico e non ad ultrasuoni. Con il Rinowash può essere utilizzata la normale soluzione fisiologica o anche i flaconi di acqua di Sirmione che,pur sgradevole di odore,ha una discreta efficacia nella terapia del raffreddore. |
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Febbre. Se compare febbre (oltre i 38,5° C), associata a mal di testa e/o dolori muscolari, si può somministrare lo sciroppo Nurofen alla dose di 1 ml/Kg/die. |
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Tosse. La tosse è il modo con cui l'organismo cerca di portare all'esterno il muco e, assieme a questo, virus e microbi: è quindi una cosa da favorire e non da eliminare. Tuttavia,anche in questo caso, se la tosse è particolarmente insistente e produttiva ,l'antistaminico e antipiretico Baby Rinolo può essere di aiuto (da non abbinare ad altro antipiretico tipo Tachipirina o Nurofen). |
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Scarso Appetito. Incoraggiate i bambini a bere liquidi; l'alimentazione dovrà comporsi di piccoli e frequenti spuntini soprattutto a base di cereali (pasta, pane, biscotti, ecc.). |
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instillate una buona quantità di sol. fisiologica nel naso,non poche gocce, liberate sempre le secrezioni, |
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ripetete la procedura fino a quando il respiro è libero: la parte anteriore del naso può sembrare libera, mentre quella posteriore è ancora piena di muco asciutto; introdurre la soluzione nel naso senza poi cercare di liberarlo produce pochi risultati, |
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nei bambini sotto i tre anni non si devono impiegare medicinali contenenti canfora e mentolo (nemmeno quelli in pomata da spalmare sul petto), perché potrebbero creare complicazioni anche serie. |
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Poiché le complicazioni di un banale raffreddore sono molto comuni nei bambini durante il primo anno di vita, cercate di evitare i contatti con altri bambini o adulti con il raffreddore; fate attenzione ai luoghi affollati: nidi, asili, supermercati. In ogni caso sarà difficile riuscire sempre a impedire le infezioni. |
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I virus del raffreddore sono continuamente trasmessi dalla contaminazione delle mani, invitate il bambino a lavarle frequentemente e, per quanto possibile, impedite che le metta in bocca o nel naso. |
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Lo starnuto dissemina i microbi nell'ambiente in modo repentino, insegnate al vostro bambino a coprirsi il naso e la bocca quando starnutisce. |
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La casa deve avere un'umidità relativa sul 40-60%: se l'aria è troppo secca, abbassate il riscaldamento, |
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mettete vaschette d'acqua sui termosifoni, cambiate ogni due tre ore l'aria degli ambienti. |
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Evitate il fumo di sigaretta negli ambienti dove soggiorna il bambino. |
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Nella prevenzione delle infezioni delle vie aeree superiori di una qualche utilità è risultato il trattamento profilattico con un prodotto omeopatico a base di estratto di fegato e cuore di anatra (OSCILLOCOCCINUM).Si tratta di flaconi contenenti granuli da sciogliere in acqua o direttamente in bocca lontano dai pasti. Se ne assume un flacone alla settimana nel periodo compreso da ottobre a marzo. |
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la respirazione è difficoltosa e non migliora dopo aver pulito il naso e avere abbassato la febbre; |
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il bambino sembra molto sofferente anche con febbre bassa; |
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c'è mal d'orecchio o dolore alle cavità paranasali, cioè alla fronte o agli zigomi; |
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la pelle sotto il naso è screpolata o coperta di croste (si tratta probabilmente di una complicazione da altri microbi); |
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il muco nasale è giallo-verde (pus) da più di 3 giorni o il muco è presente da più di 15 giorni; |
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il muco nasale contiene sangue, e la cosa si sta ripetendo; |
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gli occhi presentano una suppurazione gialla (oltre ad essere rossi e lacrimanti); |
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c'è febbre (oltre i 38° C) da oltre 72 ore; |
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le cure che avete messo in atto non sono state efficaci e il bambino dopo 5-7 giorni non migliora; |
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il bambino ha meno di 3 mesi di vita e presenta febbre. |